23 Apr
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Repubblica.it: 6,7mila Migranti, 1.400 soccorsi in 48 ore: effetto del clima estivo e della crisi in Libia

Weekend di sbarchi record: sono un quarto di quelli avvenuti da inizio 2018. Impennata favorita dal meteo ma anche dalle turbolenze legate al mistero sulla sorte di Haftar. Undici i morti in un naufragio al largo di Sabratha. E oggi la Cassazione decide sulla Iuventa, fermata 9 mesi fa dalla procura di Trapani

di ALESSANDRA ZINITI

Quasi 1400 persone in 48 ore. È stato un weekend di soccorsi convulsi come non se ne vedeva da mesi nel Mediterraneo dove ieri le tre navi umanitarie presenti in zona Sar e gli assetti militari di Eunavformed sono intervenuti in soccorsi plurimi su indicazioni della sala operativa di Roma prendendo a bordo 1.361 migranti già sbarcati o in rotta verso i porti siciliani. Una giornata funestata anche da un naufragio a qualche decina di miglia a nord di Sabratha che ha fatto almeno undici vittime, tante sono le salme recuperate dalla Guardia costiera libica, che ha riportato indietro 263 persone.

Una impennata improvvisa, probabilmente favorita anche dalle buone condizioni meteo, ma non solo. Numeri ormai insoliti soprattutto negli ultimi mesi in cui in Italia gli sbarchi hanno fatto registrare una flessione dell’80 per cento. Cosa sta succedendo dunque in Libia? È possibile che le nuove turbolenze provocate dal mistero sulla sorte del generale Haftar e dall’uccisione di uno dei suoi uomini più fedeli possano aver mutato gli equilibri.

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